L'eleganza incontra L'armeria Lenzerini
Una esposizione dei prodotti più rappresentativi della nota factory Inglese nell'armeria Lenzerini di Poggibonsi. In un contesto tipico e tradizionale si sono potuti ammirare e toccare con mano i punti salienti del lavoro che la nuova Rigby ha riportato all'attenzione dei clienti e degli appassionati del marchio che ha nel suo nome una storia fatta di grandi fucili e grandi cacciatori
In genere, quando si tratta di grossi nomi dell'arte armiera siamo sempre noi che andiamo, per così dire, alla montagna. Invece questa volta è stata lei a venire da noi. Spiegandoci meglio il giorno 23 novembre passato un rappresentante della nota casa Inglese Rigby, coadiuvato da Forest Italia che importa e rappresenta i suoi prodotti, è stato ospitato dall'armeria di Francesco Lenzerini a Poggibonsi (Si), esponendo alcuni dei suoi prodotti più importanti avendo da poco ripreso la produzione di modelli che hanno rappresentato per molti anni i suoi cavalli di battaglia, sia che si tratti di carabine bolt action che di doppiette express. David Miles in persona, giovane e tipicissimo gentleman dall'aspetto così Inglese che di più non si può, è stato l'esponente che ha accompagnato le armi esposte. Abbiamo notato molto entusiasmo in lui nel constatare la disponibiltà e l'organizzazione del luogo dell'esposizione, ovvero l'armeria suddetta. Ma anche in ambedue i Francesco, ovvero Francesco Lenzerini che ha volentieri riunito clienti appassionati e qualcuno interessato ad un eventuale acquisto, che nell'altro Francesco, Corrà di cognome, che come sappiamo è il titolare di Forest Italia la quale importa in Italia il marchio Rigby e i prodotti ottici Leica. Ma torniamo alle armi. Non erano molte sul tavolo espositivo ma sicuramente c'era tutto quello che la casa ha prodotto negli anni passati e che continuerà a produrre puntando proprio sulla tradizionalità di certi modelli che l'hanno resa famosa nel tempo.
TRADIZIONE E MODERNITA
Infatti parlando con David Miles ci ha spiegato che, come una volta, loro continueranno a servirsi dei prodotti Mauser che, per inciso, hanno rappresentato sempre nel passato la fonte di approvviggionamento delle azioni per tutti i costruttori Inglesi di grande nome. Ricordiamo che Rigby, dall'anno 1897 e fino al 1912, è stato rappresentante Mauser per l'Inghilterra importando singole azioni K98 e le stesse con canne montate, sia per la sua produzione di carabine che per rivenderle ad altri costruttori. Per cui Rigby ha giustamente deciso di utilizzare ancora la stessa azione Mauser per le proprie carabine tanto più che adesso l'azienda fa parte del gruppo capitanato dalla Blaser, proprietaria di ambedue i marchi. "Una garanzia" ci dice Francesco Corrà, "Sia per quello che riguarda il mantenere la tradizione della casa che per il fatto di avere una delle migliori azioni in casa e che ancora oggi viene utilizzata per tutte le carabine di qualità specialmente per il Big Game". Infatti faceva bella mostra di se, per primo sul tavolo, il modello Highland Stalker costruito con un calcio tradizionale tipico Inglese, con impugnatura a pistola dalla coccia arrotondata, azione Mauser standard, tacca di mira posteriore fissa con due fogliette abbattibili e rampa anteriore uguale a quelle delle carabine storiche del marchio. L'arma ha una lucidatura che mette in evidenza le venature discrete, ma molto presenti, del legno che per inciso è un grado 5 di provenienza Turca, mostrando una leggerezza di linee che la rendono molto tradizionale ma performante. Calibri disponibili il classico 275 Rigby, che ricordiamo è intercambiabile con il famoso 7x57 Mauser, poi 308, 30-06, 8x57 JS e 9,3x62. L'arma è predisposta per il montaggio di basette che possono ospitare sia attacchi fissi che smontabili. Abbiamo notato, così come nelle altre armi, i supporti per la cinghia ancora con l'anello dove possono essere messe sia cinghie con il laccio in cuoio che i classici ganci ad uncino. Ma quello che ci ha ancor più meravigliato è il modello Big Game che monta una azione Mauser Magnum sia in versione single che double square bridge. La configurazione è quella classica delle carabine bolt action Inglesi di inizio secolo che ancora fanno bella mostra come linea in cataloghi altrettanto titolati. Ovvero serbatoio disceso, sicura sulla coda otturatore a tre posizioni, quarter rib dove sono posizionate tacca di mira fissa posteriore e due fogliette sempre abbattibili, rampa anteriore con tunnel, impugnatura a pistola con coccia in metallo. I calibri sono il classico 375, 416 e 450 Rigby. L'arma, finalmente qualcuno che capisce, ha canna di 24 pollici ma anche di 22, molto più fruibile nel bush e maneggevole nell'uso pratico. Non servono canne maggiorate o extra long per questi calibri che presuppongono un contatto ravvicinato con i grossi animali, vera essenza della caccia grossa in cui gli Inglesi hanno tracciato la strada da sempre. Quello che ci ha meravigliato è il suo prezzo che, tenendo conto della Mauser magnum di cui è equipaggiata, si attesta sugli 8.000 euro o poco più come il modello Highland Stalker. Mentre qualunque carabina da Big Game, di questa fattura e caratteristiche, va ben oltre i 10.000 e più. Incredibili, da sottolineare, le tonalità dei legni scevri da quei segnacci neri che spesso compaiono su armi di lusso. Soltanto colori caldi con venature di classe, ma visibili.
E GLI EXPRESS?
Ma il grande ritorno ci fa vedere anche quello che è stato un capostipite e una immagine che da sempre ha colpito per la sua singolarità costruttiva e visiva: l'express denominato Rising Bite. "Un modello molto esclusivo" sempre Corrà interviene "Ordinabile soltanto recandosi nella loro factory. Infatti per questo modello, così come per i modelli Best, la casa accetta ordini soltanto se ci si reca da loro per prendere le opportune misure di calcio, mire, spessore dei legni e altre finiture. Segno inequivocabile della grande cura e professionalità che la Rigby pone aldisopra di tutto, anche a rischio di perdere un ordine così costoso, pur di creare qualcosa di assolutamente perfetto da dare al cliente. Si pensi che ci vogliono circa tre anni per avere l'arma finita". Tornando al modello Rising Bite la sua foggia è inconfondibile. Lateralmente la linea superiore del profilo delle piastre delle batterie non è ad arco continuo ma con leggera conca al centro. Ciò contraddistingue quest'arma assieme alla terza chiusura superiore che con un prolungamento dalla testa arrotondata, ma forato al centro con una forma che riproduce quella esterna, copia perfettamente la sede sulla bascula davanti alla chiave di apertura. Le foto chiariranno meglio e sicuramente apprezzerete la singolare finitura. Quello portato era in bianco, visibile nelle parti essenziali ma non finito appunto. Ma, a chiarire le idee, ci ha pensato Francesco Lenzerini che ha semplicemente "attinto" alla sua vasta disponibilità di armi fini e di classe e ci ha portato sul tavolo un Rising Bite Rigby dei bei tempi, con cassetta originale e quella patina di tempo andato che ha fatto veramente la sua parte. Ma, per stupire ancor più, anche un rarissimo express sempre Rigby con sistema Anson, ovvero mezze batterie, anch'esso come appena costruito ma crediamo con il suo passato glorioso alle spalle nonostante le condizioni di conservazione impeccabili.
NON SOLO ARMI
Infatti non solo quelle. Abbiamo potuto vedere tantissimi accessori in pelle come scarpe, fatte da Courteney artigiano dello Zimbabwe, poi portafogli, cinghie per fucili, portacartucce di tutte le forme e calibri, accessori per cassette di armi, coltelli e tante altre cose da riempire un catalogo intero. Ma sicuramente e sopratutto, il gradito ritorno di un marchio che ha fatto la storia del Big Game, dei vari cacciatori di professione di una volta e di cui ancora oggi leggiamo libri e racconti. Storie tanto incredibili perchè vere. Infatti, per sancire ancora una volta il legame tra il nome Rigby e i personaggi famosi di cui tutti abbiamo sentito parlare, era visibile e presente tra le altre armi il famoso 275 Rigby di Jim Corbett. Il famosissimo Colonnello Inglese che negli anni tra il 1907 e il 1939 abbattè tante tigri e leopardi, tutti diventati veri flagelli per le popolazioni locali essendo, per varie ragioni, impenitenti mangiatori di carne umana. Furono migliaia le vittime, tra donne bambini e uomini, le persone predate e Corbett molti li abbattè con questo suo 275 regalatogli, per l'occasione della tigre abbattuta nel Champawat, da Sir John Hewett governatore della province unite. Come ricorda la targa apposta sul lato sinistro del calcio. Be stringere tra le mani tale arma, imbracciarla e pensare che dietro quelle mire ci sia stato un uomo solo con il suo coraggio e davanti a quella canna tali animali così pericolosi, vi garantisco è stata una emozione forte. Grazie al ritorno di un nome abbiamo riapprezzato anche il ritorno di "una storia partita da molto lontano", come abbiamo già scritto su un articolo dedicato a quest'uomo e alla sua arma dal nome Rigby (luglio 2016) che non può mancare nel panorama armiero mondiale ma, sopratutto, nella mente di appassionati e cacciatori di oggi.
BOX INTERVISTA CORRA'
1) Francesco cosa l'ha colpito per prima cosa di questa azienda storica ma così lontana dal nostro modo di pensare?
Proprio il contrario, ovvero la velocità con la quale hanno raccolto il nostro invito a collaborare. Non pensamenti kilometrici o clausole interminabili ma solo una intesa veloce e la grande voglia di fare ancora bene
2) Ma armi fini ce ne sono già tante. Quale differenza con queste?
Il fatto che, assieme alla tradizione di usare ancora pezzi storici come le moderne ma originali azioni Mauser, si servano di canne Blaser ritenute tra le migliori oggi. Poi il voler continuare a proporre oggetti tradizionali di alta fattura assieme alle armi che naturalmente sono assemblate con cura tipicamente Inglese.
3) E' una operazione che pensa riuscirà commercialmente?
Noi abbiamo selezionato 12 rivenditori esclusivi tra i migliori e più qualificati armieri che ci sono oggi in Italia, come è appunto l'armeria Lenzerini in cui ci troviamo adesso. Per cui le nostre armi partono con la migliore visibilità per i clienti interessati. Ma principalmente la produzione Rigby si distacca perchè si serve di particolari moderni ma assemblati artigianalmente a mano sulle armi una per una. Con finiture e particolari personalizzabili sulla singola arma. Oggi sul mercato si trovano spesso armi fini così intese perchè hanno finiture di lusso, ma costruite in serie.